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Visualizzazione dei post da 2012

Distribuzione, Architettura del sistema e Desktop

Per essere certi che il proprio processore è a 64 bit digitare: cat /proc/cpuinfo | grep lm Se il processore è a 32 bit, non verrà restituito alcun output, altrimenti nell'output si vedrà evidenziata in rosso la parola lm .  Su Ubuntu, aprire un terminale e lanciare questo comando: lsb_release -ds && uname -m Il primo rappresenta il nome e la versione della distribuzione, il secondo l'architettura del processore del vostro server:  i686 --> 32 bit x86_64 --> 64 bit Per risalire alla distribuzione di linux installata:  cat /proc/version oppure cat /etc/*release oppure lsb_release -id Desktop: Individuare la sessione desktop della distribuzione GNU/Linux principale in uso. Su Ubuntu, aprire un terminale e lanciare questo comando: echo $DESKTOP_SESSION Il risultato rappresenta la sessione della distribuzione in uso, «ubuntu» si sta usando Unity, «gnome-shell» si sta usando appunto GNOME Shell, e così via.

Indirizzo ip e porte ( IFCONFIG, NETSTAT )

Indirizzo ip delle interfacce del server # ifconfig eth0 | grep -i inet | awk '{print $2}' #ifconfig eth0 | grep "inet" | grep -v "inet6" | tr -s " " ":"  | cut -f4 -d ":" Come vedere le porte aperte o in ascolto su server. # netstat -na | grep LISTEN # netstat -na | grep LISTEN | grep 7180 tcp        0      0 :::7180                     :::*                        LISTEN  

Identificare dispositivi interni ed esterni

Per vedere i dispositivi interni: lspci Per vedere i dispositivi esterni: lsusb Una volta individuato un dispositivo usare -s per interrogare un accessorio particolare e -v per un output esteso. I driver delle schede video, a parte scheda ATI o nVidia, sono nel file xorg.conf che controlla la visaulizzazione grafica.

Crontab

Il file di cron è presente in /etc/crontab, ma ogni utente può creare il proprio con il comando: crontab -e Segue la spiegazione dei singoli parametri: MINUTI    ORE    GIORNO MESE   GIORNO SETT      SCRIPT 0-59          0-23    1-31           1-12       0-7                         /<path>/script    Il carattere jolly *  può essere usato in ogni singolo parametro per prendere tutti i valori. Giorni della settimana: 0 = domenica, 1= lunedì.Se si usa una virgola si indicano i giorni in cui eseguire il comando. Minuti:    */5 il comando viene eseguito ogni 5 minuti. Ore:          10-17 il comando viene eseguito dalle 10 alle 17. Ore:          10,17  il comando viene eseguito dalle 10 e alle 17. Per vedere quali crontab sono in esecuzione sul sistema è sufficiente digitare il seguente comando: crontab -l In assenza di file di cron validi il risultato sarà simile al seguente: no crontab for nomeutente Una volta chiuso l'editor, il nuovo file di crontab verrà salva

Comandi base

Change directory: thor@ubuntu:~$ cd Il simbolo ~ è un'abbreviazione per la home directory. pwd mostra la directory in cui si è posizionati. ls -lart per visualizzare file e directory: -a per vedere file o directory nascote -t ora -v versione ls --color colora l'output ls --sort=extension ordina in base a qualcosa diverso dal nome del file Creare più directory contemporaneamente nella stessa directory: mkdir {Vendicatori,Xmen} Per eliminare più directory e il loro contenuto: rm -r {Vendicatori,Xmen} Per creare un file usare touch Per spostare un file usare: mv   arg1 arg2 arg1 = file che deve essere spostato arg2 = directory di destinazione Per copiare un file usare: cp   arg1 arg2 arg1 = file che deve essere spostato arg2 = directory di destinazione e nome del nuovo file ATTENZIONE: il comando mv sovrascrive un file esistente; quindi se si passa come arg2 un nome di un file, quest'ultimo avrà il contenuto del file passato come arg1 e nominato

Appunti CRONTAB

CRON permette di eseguire (schedulatre) alcuni processi a determinati orari, un determinato numero di volte oppure in determinati giorni. Cron può essere fatto partire da rc o da rc.local e ritorna immediatamente al prompt, sicchè non c'é bisogno di lanciarlo in background. Cron ricerca il file /etc/crontab per le voci (le cosiddette "entry") di sistema e /var/spool/cron per le voci relative agli utenti che si trovano nel file /etc/passwd . Il "cron daemon" legge il file "crontab"; ogni utente può avere la propria versione di questo file, orientata agli specifici compiti che si vogliono eseguire. La sintassi per il programma crontab è la seguente: crontab [-u user] file crontab [-u user] -l -e -r Questi parametri indicano: -u questa opzione comunica al sistema il nome dell'utente che "possiede" il file. Se l'opzione -u è omessa, il sistema deduce per default che state usando il vostro crontab personale. Il comando s

CONTROLLO DELLO SPAZIO DISCO

La memorizzazione dei dati su disco fisso o su qualsiasi altro supporto di memoria, viene gestito dal sistema operativo attraverso il file system . Lo scopo del file system è quello di organizzare e ordinare tutti i dati contenuti su un disco affinché possano essere facilmente trovati e utilizzati. La struttura del file system è basata sul principio degli archivi. Qualsiasi oggetto contenuto su disco è detto file (termine che originariamente significava "fascicolo"). Un file può essere un programma eseguibile, un insieme di dati numerici, un documento di testo, un’immagine, un documento sonoro, un filmato, una pagina web, un’animazione, etc. Ogni file può essere contenuto in una directory o cartella. Le cartelle, oltre ai singoli file, possono contenere altre cartelle (dette sottocartelle ) che possono contenerne altre e così via all'infinito. Nei sistemi operativi a interfaccia grafica questa schematizzazione è molto intutitiva. Le cartella vengono rappre

CONTROLLO DEI PROCESSI

PS: Comando che mostra un'istantanea dei processi correnti. Le opzioni sulla riga di comando possono opzionalmente essere precedute da un '-', ma non è necessario. ps [- ] [lujsvmaxScewhrnu ] [txx ] [O [+ |- ]k1 [[+ |- ]k2 ...]] [pids ] m mostra informazioni sulla memoria (assieme con il flag p da il numero di pagine) u formato utente: da il nome dell'utente e l'ora d'inizio f le righe di comando sono mostrate in un albero a mostra anche i processi degli altri utenti x mostra i processi che non controllano un terminale S aggiunge il tempo di cpu dei figli e i page fault r solo processi running pid Elenca solo i processi specificati; sono separati da virgole. La lista deve essere data immediatamente dopo l'ultima opzione di una riga di comando con un unico argomento, senza introdurre spazi, p.es. ps -j1,4,5 --help restituisce un messaggio d'aiuto che riassume l'uso e da un lista delle sort key supportate. --version mostra l

VARIABILI D’AMBIENTE

La shell permette di definire mediante l'uso di variabili alcuni parametri che influenzano il comportamento dei programmi che vengono eseguiti. Si usa distinguere fra Variabili d'ambiente , generalmente indicate in MAIUSCOLO, che vengono passate ad ogni programma eseguito dalla shell e quindi costituiscono di fatto la definizione di un una serie di parametri globali, e variabili locali , che vengono create ed utilizzate  solo all'interno di un programma (che può essere anche uno script shell) e che generalmente si indicano in minuscolo. Di solito basta esportare una variabile locale per farla diventare d'ambiente. Si identifica una variabile con il simbolo $ . Le variabili d'ambiente più importanti sono: HOME   il valore di questa variabile è quella della home-directory dell'utente PATH   l'elenco delle directory dove la shell, dopo l'inserimento di un comando, cerca il programma da eseguire DISPLAY   definisce lo schermo sul quale un progra

COMANDI DI CONNESSIONE REMOTA

Ftp oltre ad essere un protocollo è anche il comando (user-interface) per connettersi ad un server ftp. Utilizzato per il download e upload dei files. Disponibile in tutti gli ambienti Unix e su Windows. I comandi che si possono dare dal client sono quelli tipici del protocollo FTP e risultano disponibili su ogni client ftp. ftp -pievd [host] -p Abilita il passive mode, utile se ci sono firewall fra il server ed il client -i Disabilita l'interactive prompting -e Disabilita il command editing e history -v Abilita il verbose mode -d Abilita il debugging Comandi FTP open nomehost Si collega all'host specificato user login Si logga all'host a cui si è connessi con la login indicato open nomehost Si collega all'host specificato dir Visualizza file e directory. get nomefile Scarica il file specificato mget nomefile Scarica una serie di files specificati put nomefile Fa un upload sul server ftp del file locale specificato mput nomefile Fa un upl

Comandi di ARCHIVIAZIONE e COMPRESSIONE dei FILE

Programma di archiviazione progettato per immagazzinare ed estrarre file da un archivio conosciuto come un tarfile. I dati non vengono compressi ma vengono gestiti meglio i blocchi del file e pertanto può sembrare di dimensioni minori. Un tarfile può essere fatto su un'unità a nastro magnetico o su un file normale. tar [opzioni] file.tar file1, file2, ... , fileN -A, --catenate, --concatenate aggiunge i file ad un archivio -c, --create crea un nuovo archivio --delete elimina dall'archivio (da non usare sui nastri magnetici!) -r, --append aggiunge i file alla fine di un archivio -t, --list elenca il contenuto di un archivio -u, --update aggiunge solamente i file che sono pi recenti della copia nell'archivio -x, --extract, --get estrae i file da un archivio -f, --file [NOME_HOST:]F usa il file di archivo o dispostivo F (default /dev/rmt0) -L, --tape-length N cambia il nastro dopo aver scritto N*1024 byte -p, --same-permissions, --preserve-permissions es

Procedure Pl/Sql

Lo schema da seguire per quanto riguarda le dichiarazioni e la scrittura di codice è dato dalle seguenti istruzioni: DECLARE  -   (opzionale)  dichiarazioni e definizioni di variabili, cursori ed eccezioni definite dall’utente.   BEGIN - inizio di un blocco di codice              CODICE SQL         EXCEPTION -  (opzionale) specifica l’azione da fare quando occorre un determinato errore     END ;  -  istruzione di fine blocco (il punto e virgola è obbligatorio) VARIABILI  Le variabili devono essere dichiarate prima del loro utilizzo I valori TRUE e FALSE possono essere assegnate a variabili di tipo BOOLEAN AND, OR, NOT sonon operatori che possono essere usati per la concatenazione di variabili BOOLEAN %TYPE è un attributo usato per definire variabili dello stesso tipo di una colonna di una tabella  il costrutto TYPE…. IS …. è  usato per definite  propri tipi %ROWTYPE è un attributo usato per definire una variabile che memorizza una tupla completa di una determin

Comandi di visaulizzazione ed edit file ( VI )

vi [file] Apre il file con vi vi [+n][file] Apre il file con vi alla riga corrispondente al numero Se non si specifica il nome del file vi apre una sessione nuova. Navigazione G                    si posizione sull'ultima riga del file :1 oppure gg    si posizione all'inizio del file Ctrl+D Il cursore si sposta di 12 linee in basso Ctrl+U Il cursore si sposta di 12 linee in alto j Scende di una riga sulla stessa colonna k Sale di una riga sulla stessa colonna l Cursore a destra h Cursore a sinistra Ctrl+F Cursore una pagina avanti Ctrl+B Cursore una pagina indietro ^                           si posizione all'inizio della riga $                           si posizione alla fine della riga Shift + v         selezionare una intera riga   Inserimento dati i Inserisce testo prima del cursore a Aggiunge testo dopo il cursore A Aggiunge testo alla fine della riga I Agg

Introduzione Pl/Sql

Il PL/SQL è un linguaggio procedurale, strutturato e a blocchi. Tale linguaggio permette l’interrogazione della base dati Oracle e la manipolazione ed estrazione dei dati residenti. Il costrutto di base in PL/SQL è il block (blocco). I blocchi permettono ai programmatori di combinare logicamente i comandi SQL in unità. In un blocco, costanti e variabili possono essere dichiarate, e le variabili possono possono essere utilizzate per memorizzare i risultati di una query. Le istruzioni in un blocco PL/SQL includono istruzioni SQL, strutture di controllo (loop), istruzioni di condizione (if-then-else), manipolazione delle eccezioni (controllo errori) e chiamate ad altri blocchi PL/SQL. I blocchi PL/SQL che specificano procedure e funzioni possono essere raggruppati in packages (pacchetti). Un package è simile a un modulo e ha un’interfaccia e un’implementazione a parte. Oracle offre diversi packages predefiniti, per esempio, routines di input/output, manipolazione di file

Comandi di gestione dei file (CP - MV - RM - GREP - CAT - TAC - CUT -TR - TOUCH)

cp   Copia file e directory. Comando flessibile che permette di copiare sia un file su una destinazione data, sia un numero arbitrario di file su una directory d'arrivo. Può essere utile anche come strumento di backup e in script. cp [opzioni] sorgente destinazione cp [opzioni] sorgenti... directory_destinazione OPZIONI POSIX (Valide in tutti gli Unix) -f (--force) Forza la copia, rimuovendo i file di destinazione preesistenti, se esistenti. -i (--interactive) Chiede conferma prima di sovrascrivere i file di destinazione (il cp su linux è solitamente un alias di cp -i, per cui di default viene chiesta la conferma alla sovrascrittura). -p (--preserve) Preserva gli attributi dei file copiati (owner, group, permessi, data di ultima modifica e data di ultimo accesso). -R (--recursive) Copia le directory ricorsivamente (include file e sottodirectory) rispettando l'integrità di file speciali. OPZIONI GNU (Tipiche di Linux e altri Unix che usano la versione GNU di

Esempio: Creazione tabella

Esempio: Cancellare dati con primary key

Esempio: Importa dati tra tabelle

NAVIGAZIONE E CONTROLLO DELLE DIRECTORY

pwd Stampa il nome completo della directory corrente (da cui l'utente sta eseguendo comandi). E' comune in tutti gli Unix. Non si devono dare particolari opzioni, il risultato che si ottiene è il path reale (nessun link simbolico) della directory corrente.   cd E' il comando per cambiare la directory corrente, cioè, in pratica, per spostarsi in una directory diversa da quella in cui ci si trova (usare il comando pwd er visualizzare la directory corrente). cd [directory] Si aspetta come argomento il nome di una directory in cui spostarsi, se non ne viene specificata alcuna, entra, di default, nella home directory dell'utente. Esempi: cd / Cambia la directory corrente nella root. cd ../ Si sposta nella directory padre di quella in cui ci si trova. cd bin Si sposta nella sottodirectory bin rispetto alla directory corrente. mkdir Crea una o più directory. E' necessario avere permessi di scrittura nella directory in cui si vogliono creare nuove

INTRODUZIONE UNIX

Unix è un sistema operativo multiutente e multitasking. Sistema operativo : insieme di procedure e strutture dati (è un software) che gestisce le componenti hardware e i programmi del computer. Multiutente : può essere utilizzato da più utenti contemporaneamente. Multitasking : può eseguire più task (programmi/processi) contemporaneamente. Gli utenti di un sistema Unix NON sono tutti uguali e NON hanno tutti gli stessi diritti. Ogni utente è identificato univocamente all'interno del sistema mediante un username e fa parte almeno di un gruppo. Esiste poi un utente privilegiato (amministratore del sistema : root). Ad ogni utente viene assegnata una propria home directory nel filesystem della macchina. I diritti di un utente su file o directory possono essere: lettura scrittura esecuzione L'utente che crea il file decide quali diritti assegnare al file stesso e agli altri utenti. Con il comando ls -lart si possono visualizzare i diritti di un file/directory. d