Automount di una directory remota condivisa con AUTOFS
L'Automount consiste nel montare una directory condivisa solo quando è richiesto in modo da usare risorse solo quando necessario. Viene implementato dal servizio autofs.
Una volta abilitato vengono crete due nuove direcotry /net e /misc che sono gestite dal serivzio autofs.
Se invece la directory deve essere sempre montata anche dopo il boot del server, modificare il file /etc/fstab.
Si può usare sia per SMB che NFS. Noi vedremo il caso di server NFS.
Il server1 ha il servizio nfs-server abilitato.
- Abilitare il servizio autofs
systemctl enable --now autofs
- Individuare la direcotry condivisa (in questo esempio "data"):
# showmount -e server1/data
I file di configurazione sono due:
1) /etc/auto.master
che contiene l'informazione della directory del server2 da montare e il file che contiene ulteriori informazioni per il mount.
Esempio vogliamo montare sul server2 la directory remota/condivisa (data) sotto la directory /srv2 che può fisicamente non esistere nel server2.
Aggiungo la seguente riga alla fine di /etc/auto.master o (consigliato) creo un file dopo
/etc/auto.master.d/serv.autofs
/srv2 /etc/auto.srv2
2) /etc/auto.srv2
è il file di configurazione associato alla direcotry /srv2 sul quale sarà montato la directory condivisa ("data") presente sul server nfs.
Contiene la riga seguente:
data -rw,sync <server nfs>:/data
Se
# showmount -e server1
/data/prod
/data/prod
Allora modifichi la riga come segue:
prod -rw,sync <server nfs>:/data/prod
Invece di "data" e "prod" metti una parola qualsiasi ma ricordati di navigare così
cd /srv2/qualsiasi
# systemctl restart autofs
Accedere a
cd /srv2/data
mount | grep '/srv2/data'
Una volta acceduto a /srv2/data se si esegue il comando df-h si visualizza la cartella montata