VDO

VDO (Virtual Data Optimizer) è usato per ottimizzare i dati memorizzati su disco.
E' stato sviluppato per ridurre l'utilizzo dello spazio disco su dispositivi a blocchi attraverso l'utlizzo del deduplica.
Cosa è il deduplca?  è una tecnologia di memorizzazione dati che analizza i dati da archiviare su disco ed elimina i modelli duplicati consentendo storage più efficenti.
 
VDO crea volumi implementando il deduplica su qualsiasi dispositivo a blocchi.
Sopra il dispositivo VDO, è possibile creare un file system o utilizzarlo come volume fisico in una configurazione LVM.
Utilizza tre tecnologie:
- VDO utilizza la tecnologia di thin provisioning per identificare ed eliminare i blocchi di dati vuoti (zero byte). Questo è indicato come zero-block elimination. VDO rimuove la randomizzazione dei blocchi di dati spostando i blocchi di dati in uso in posizioni contigue sul dispositivo di archiviazione. 
- La deduplicazione riduce i blocchi di dati ridondanti: VDO analzza se i nuovi dati che vengono scritti sul disco sono una copia identica di alcuni dati esistenti e se così ne prende nota interna ma non scrive effettivamente i dati ridondanti sul disco.
- Nella terza e ultima fase, VDO richiama un altro modulo del kernel chiamato kvdo, che comprime i blocchi di dati residui e li consolida su un numero inferiore di blocchi. Ciò si traduce in un ulteriore calo dell'utilizzo dello spazio di archiviazione.

VDO è usato come un volume manager sopra il quale è creato il file system di tipo xfs.
Fornisce il thin-provisioning dello storage:
- fornisce una dimensione logica 10 volte superiore alla dimensione fisica per VMs e containers
- fornisce una dimensione logica 3 volte superiore alla dimensione fisica di un oggetto storage.
Viene usato in ambienti Container e Cloud.
Gestisce la deduplica e la compressione di storage pool.

Il thin provisioning è una potente funzionalità che garantisce un uso efficiente dello spazio di archiviazione allocando solo ciò che è necessario e archiviando i dati in posizioni adiacenti. 
In storage, un approccio che consente al sistema di presentare più spazio di archiviazione rispetto a quello effettivamente disponibile utilizzando tecnologie intelligenti per archiviare i dati, come la deduplicazione.
Consente un'allocazione e un utilizzo economici dello spazio di archiviazione spostando blocchi di dati arbitrari in posizioni contigue, con conseguente eliminazione dei blocchi vuoti. 
Con il supporto del thin provisioning in VDO, LVM e Stratis, puoi assegnare volumi di spazio di archiviazione molto più grandi della capacità fisica del pool.
Quando viene raggiunta una soglia personalizzata preimpostata (80%, ad esempio) sul consumo effettivo dello storage fisico nel pool, viene allaragato il pool dinamicamente aggiungendo più spazio di archiviazione fisico. I volumi inizieranno automaticamente a sfruttare il nuovo spazio fin da subito. La tecnica di thin provisioning aiuta a evitare di spendere più denaro in anticipo.

Prima della installazione assicurarsi di avere un block device di almeno 4GiB.
Installare i pacchetto
# yum install vdo kmod-kvdo

# systemctl start vdo
# systemctl enable vdo

Creare il vdo device
# vdo create --name=vdo1 --device=/dev/sdb --vdoLogicalSize=1T
Per risalire a questo comando
# man vdo



Creare il file system
# mkfs.xfs -K /dev/mapper/vdo1



Per rendere il device disponibile ad ogni livello del file system.
# udevadm settle

Modificare /etc/fstab per rendere consistente il mount del vdo al reboot server
# mkdir /vdo1

# vi /etc/fstab
....
/dev/mapper/vd01    /vdo1    xfs    defaults,x-systemd.requires=vdo.service    0    

# mount -a

Per risalire alla riga da inserire in /etc/fstab:
# man vdo
Dove cercare il parametero "x-systemd.requires" da mettere in /etc/fstab
man systemd.mount
Cercare "/require" 

Per monitorare
# vdostats --human-readable




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